I Primi della Cucina Italiana - Ravioli della Val Pusteria

Come già enunciato nel post della ricetta Ris cun la terdura del 27-11-2016, la nostra Cuochina ha deciso di iniziare un nuovo ciclo di ricette con la tag "I Primi della Cucina Italiana" perché ha notato, sul libro “ le Ricette Regionali Italiane” edito da Solares, che ci sono tantissimi golosi primi piatti, conosciuti, molto conosciuti, completamente sconosciuti, nella cucina tradizionale italiana ed ha pensato di riportarli agli onori della ribalta.
Per questo, oltre al consueto appuntamento mensile con Quanti modi di fare e rifare, la troveremo nella sua profumatissima cucina a cuocere, impastare, mescolare e scodellare anche tanti fantastici primi piatti.
Oggi è la volta di questa ricetta regionale dell'Alto Adige: Ravioli della Val Pusteria (Turteln)


Ingredienti per 6 persone
- Per la pasta:
500 g di farina di segale
30 g di burro
1 uovo, latte, sale
- Per il ripieno:
500 g di spinaci
cumino in polvere (pochissimo)
strutto per friggere i ravioli, sale
insalata e prezzemolo

Pulire gli spinaci e lavarli molto bene, lessarli con la sola acqua del lavaggio, salarli. Quando saranno cotti, strizzarli e tritarli. 
Metterli in una ciotola ed aggiungere un pizzico di cumino.
Versare la farina di segale sulla spianatoia, fare la fontana ed unire il sale, l’uovo, il burro ammorbidito e a tocchetti. Mescolare gli ingredienti ed incorporare del latte, tanto quanto ne occorre per avere un impasto della consistenza di una normale pasta per tagliatelle. Lavorarla molto bene, poi con il matterello stendere una sfoglia sottile.
Con la rotellina dentata tagliare dei rettangoli aventi i lati 5 x 10 cm. Al lato di ogni rettangolo sistemare una nocciolina di ripieno di spinaci. Ripiegare in due la sfoglia e premere bene con le dita attorno al ripieno affinché i ravioli non si aprano durante la cottura. Rifinite i bordi con la rotellina dentata.
In una padella sciogliere lo strutto e friggere i ravioli. Scolarli bene, posarli su carta assorbente da cucina affinché perdano l’unto in eccesso. Servire i ravioli caldi.
E' usanza accompagnare questi ravioli con un contorno di insalata mista verde.

Nota dal libro
Variante: Si possono fare con tipi diversi di ripieni: con i crauti freschi aggiungendo, soltanto in questo caso, della maggiorana che pare eviti ai "turteln" di scoppiare friggendo; con la verza fatta appassire nel burro fuso; con gli Sauerkraut (crauti acidi), strizzati molto bene fra le mani e poi soffritti con burro e cipolla; con la ricotta unita a erba cipollina o, in mancanza dell'erba, unita a cipolla finemente tritata.
I ravioli della Pusteria si possono anche lessare, ma adoperando soltanto quelli con il ripieno di spinaci (o ricotta, o verza) ed allora non si chiamano più "turteln" ma "krapfen" e si condiscono con burro fuso e pane grattugiato.
(N.B. Soffriggere con poco burro alcuni cucchiai di pane grattugiato, versare sui "krapfen" bolliti, ed aggiungere del burro fuso)



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