Ricette dal mondo: Cotolette di gamberi
La nostra indaffarata Cuochina ha chiesto una mano alle sue aiutanti di sempre, Cuochina Anna e Cuochina Ornella, per preparare un menù speciale per Quanti modi di fare e rifare del 2019 con ricette "made in Japan (Giappone)" e "made in Norway (Norvegia)". Oggi è la volta di una ricetta giapponese (Ebi katsu) Cotolette di gamberi
Tutte le ricette sono state prese da siti molto frequentati nei rispettivi Paesi ed il più delle volte sono corredate da filmati esplicativi anche se in lingua madre.
Tutte le ricette sono state prese da siti molto frequentati nei rispettivi Paesi ed il più delle volte sono corredate da filmati esplicativi anche se in lingua madre.
Le
nostre due Cuochine hanno tradotto e preparato ognuna di queste ricette
per agevolare, e dar modo di ampliare, il personale orizzonte culinario, sperando di
fare cosa gradita a chi si accompagna ogni mese a noi nelle nostre
scorribande in cucina sotto la bandiera di "Quanti modi di fare e rifare", ma anche a chi ci segue sui vari social, a volte anche senza che si palesi.
Dal 19 novembre 2017 fino al 30 settembre 2018, una volta al mese, in questo blog, con la tag "Ricette dal mondo" verrà pubblicata una ricetta, alternandone una giapponese ad una norvegese, che entreranno a far parte del Menù 2019 di Quanti modi di fare e rifare.
La
pubblicazione di queste ricette avverrà un anno prima in confronto alla
data del menù, per dar modo, a chi volesse, di prendere confidenza con
nuovi ingredienti e diversi tipi di cottura, prima di cimentarci tutti
insieme durante i favolosi incontri mensili nelle cucine di questi Paesi
che ospitano le
nostre due Cuochine.
................ Pronti?
................ Pronti?
(Ebi katsu) Cotolette di gamberi
Ricetta molto popolare che piace anche ai bambini! Irresistibili per la consistente croccantezza dell’involucro ed il sapore dei gamberi . Ottime anche per farcire i panini
Per 2 persone
150 g di gamberi sgusciati
100 g di kinugoshi tōfu "tōfu seta"
1/4 di cipolla
★ 1 cucchiaio di fecola di patate
★ 1 cucchiaio di maionese
★ 2 cucchiai di pangrattato
★ sale e pepe qb
olio di semi qb
1 uovo
1 cucchiaio di farina
pangrattato qb
Preparazione
1. Mettere a sgocciolare il tōfu in un colino. Far bollire i gamberi per 2 minuti e farli sgocciolare. Sgusciarli e rimuovere il filamento nero posto sul dorso. Tagliare grossolanamente metà dei gamberi, tritare la restante parte. Affettare con la mandolina la cipolla e strizzarla bene tra le mani.
2. Spappolare con le mani il tōfu già sgocciolato (ed eventualmente strizzato per eliminare tutta l'acqua contenuta dentro) e metterlo in una ciotola
3. Aggiungere gamberi, cipolla, gli ingredienti contrassegnati con ★ e mescolare bene, impastando. Dividere in 4 parti, appallottolare e schiacciare a forma di cotoletta
4. Mettere in una ciotola l'uovo, la farina e amalgamare con una frusta
5. Dato che l’impasto delle cotolette è molto morbido, passarle prima nel pangrattato, poi nell’uovo (contrassegnato con 4.) e di nuovo nel pangrattato.
3. Aggiungere gamberi, cipolla, gli ingredienti contrassegnati con ★ e mescolare bene, impastando. Dividere in 4 parti, appallottolare e schiacciare a forma di cotoletta
4. Mettere in una ciotola l'uovo, la farina e amalgamare con una frusta
5. Dato che l’impasto delle cotolette è molto morbido, passarle prima nel pangrattato, poi nell’uovo (contrassegnato con 4.) e di nuovo nel pangrattato.
Friggerle da entrambi i lati, in abbondante olio a 180°C, fino a doratura. Farle sgocciolare su carta assorbente e servirle accompagnate da insalata verde.
Sono ottime inzuppate nella maionese o in un sughetto di pomodoro, ma sono buonissime anche al naturale. Si accompagnano bene col riso bianco.
Per la cottura del riso alla giapponese (vedere qui)
Annotazioni
Ho preferito sbollentare i gamberi prima di utilizzarli perché se usati crudi danno un odore che a me non piace. La cipolla l’ho affettata con la mandolina e poi strizzata con le mani, così da farla amalgamare bene con tutto il resto.
Sono ottime inzuppate nella maionese o in un sughetto di pomodoro, ma sono buonissime anche al naturale. Si accompagnano bene col riso bianco.
Per la cottura del riso alla giapponese (vedere qui)
Annotazioni
Ho preferito sbollentare i gamberi prima di utilizzarli perché se usati crudi danno un odore che a me non piace. La cipolla l’ho affettata con la mandolina e poi strizzata con le mani, così da farla amalgamare bene con tutto il resto.
Dagli ingredienti ho eliminato l'acqua da aggiungre all'uovo, a parer mio non è necessario.
Prima di friggerle, siccome l’impasto non è molto compatto, le ho passate nel pangrattato, poi nell’uovo e ancora nel pangrattato.
Queste cotolette le ho fatte varie volte. Se si segue il procedimento originale, c'è un ingrediente poco conosciuto in occidente, si chiama hanpen (alimento della cucina cinese composto da: carne di merluzzo e di orata, albume, zucchero, sale, ecc.) molto vicino a kamaboko anche se più malleabile. L'ho sostituito con il tofu, anche se quest'ultimo è più umido (per questo ho aggiunto il pangrattato anche dentro) ed il sapore dell’insieme l'ho apprezzato moltissimo. Pertanto la ricetta risulterà leggermente diversa da quella del sito.
L'interno di queste cotolette è molto simile alle polpette di carne fritte.
Prima di friggerle, siccome l’impasto non è molto compatto, le ho passate nel pangrattato, poi nell’uovo e ancora nel pangrattato.
Queste cotolette le ho fatte varie volte. Se si segue il procedimento originale, c'è un ingrediente poco conosciuto in occidente, si chiama hanpen (alimento della cucina cinese composto da: carne di merluzzo e di orata, albume, zucchero, sale, ecc.) molto vicino a kamaboko anche se più malleabile. L'ho sostituito con il tofu, anche se quest'ultimo è più umido (per questo ho aggiunto il pangrattato anche dentro) ed il sapore dell’insieme l'ho apprezzato moltissimo. Pertanto la ricetta risulterà leggermente diversa da quella del sito.
L'interno di queste cotolette è molto simile alle polpette di carne fritte.
La prossima "ricetta dal mondo" sarà norvegese e verrà pubblicata il 22/04/2018
A presto!
grazie per questa bella ricetta, sono sempre incuriosita delle ricette estere.. mi sa che la proverò! buona domenica!
RispondiEliminaGrazie Elena, facci sapere cosa ne pensi quando provi questa ricetta. Noi possiamo dire che sono ottimi dato che li abbiamo mangiati.
RispondiEliminaUn abbraccio