Quanti modi di panificare nel mondo: Hornazos de San Marcos (Pane di Pasqua spagnolo)
Hornazos de San Marcos (Spagna)
Sarà il tempo strampalato, il buco dell'ozono, oppure l'avanzare degli anni della Cuochina, il fatto è che è super eccitata, con la testa che le fuma, piena di tante idee, vorrebbe mettere le mani in pasta in qualsiasi momento ed in ogni dove a prescindere dai risultati. Recentemente, guardando l'Atlante Geografico, è venuta fuori con una domanda da 100 punti: "Chissà com'è fatto il pane qua!" Puntando con l'indice un posto imprecisato dell'Atlante Geografico.
E allora.... l'esuberanza della Cuochina per questo progetto su chi si è riversata? Ma su di noi!
Le sue collaboratrici di sempre! Abbiamo spulciato nel web alla ricerca
di lievitati di altri Mondi, trovato tante ricette, lingue sconosciute
che abbiamo tradotto col traduttore Google (col rischio di aver capito
fischi per fiaschi) e quindi rifatte attingendo anche alle nostre
conoscenze acquisite con i lievitati.
Abbiamo
aderito al progetto della Cuochina sia per il nostro personale piacere
che per rendere partecipi le nostre amiche cuochine che ci seguono nelle
nostre scorribande culinaria da anni e anni, dell'esistenza di
tantissimi modi di panificare.
Al piacere di tutti noi di farli e rifarli ogni volta che ce ne viene voglia. Queste ricette avranno la tag "Pane nel Mondo"
Nota per chi fosse tentato/a di cimentarsi:
Facendoci pervenire la foto ed il link del lievitato rifatto,
provvederemo ad inserire questi dati al fondo della ricetta stessa.
Siamo liete di presentare quanto da noi trovato e replicato al meglio delle nostre possibilità
Il nome hornazo viene dato a una serie di
preparazioni alimentari fatti in molte zone della Spagna. In genere
hanno in comune l'essere prodotti da forno (da qui il loro nome) fatti
con un impasto di pane all'olio. Un'altra caratteristica che li
contraddistingue è che di solito vengono consumati nel periodo che va
dal carnevale a poco dopo Pasqua. Spesso è
un tipo di torta salata ripiena di maiale e da derivati del maiale,
principalmente: lonza, prosciutto, chorizo (salsiccia), ecc. che vengono
cotti al forno insieme all'impasto. Altre volte hornazo è dolce o,
almeno, cosparso di zucchero (altre notizie su Wikipedia).
Hornazos de San Marcos è un prodotto da forno dolce con al centro un uovo sodo ed è preparato in diverse località della provincia di Jaén (comunità autonoma dell'Andalusia, nella Spagna meridionale). Viene consumato da Pasqua fino al San Marcos Day (il 25 aprile).
In passato le uova non venivano consumate durante la quaresima (i quaranta giorni prima del giovedì santo) perché erano considerate "carne", quindi in molte case si accumulavano le uova che le loro galline deponevano e le cuocevano per conservarle.
Per la ricorrenza della domenica di Pasqua, gli hornazos venivano preparati usando le uova bollite, così da smaltirne il più possibile.
In molti villaggi, ancor oggi, si celebra il San Marcos Day con escursioni o pic-nic nei campi, portandosi hornazo, e qui avviene la fatidica "rottura dell'uovo sodo" di hornazo. Cioè: si prende l'uovo sodo da dentro hornazo e, per sgusciarlo agevolmente, lo si sbatte sulla fronte del primo malcapitato che si incontra, che non si aspetta questo trattamento, ma senza fargli male. Bisogna farlo con "grazia", in modo che non gli venga fatto alcun danno. E' necessario colpire con la parte laterale dell'uovo la fronte del malcapitato prescelto e ......... scappare!
Notizie prese da Wikipedia e dai due blog di riferimento della ricetta usata, da questo per le dosi e da questo per il passo passo.
Hornazos de San Marcos è un prodotto da forno dolce con al centro un uovo sodo ed è preparato in diverse località della provincia di Jaén (comunità autonoma dell'Andalusia, nella Spagna meridionale). Viene consumato da Pasqua fino al San Marcos Day (il 25 aprile).
In passato le uova non venivano consumate durante la quaresima (i quaranta giorni prima del giovedì santo) perché erano considerate "carne", quindi in molte case si accumulavano le uova che le loro galline deponevano e le cuocevano per conservarle.
Per la ricorrenza della domenica di Pasqua, gli hornazos venivano preparati usando le uova bollite, così da smaltirne il più possibile.
In molti villaggi, ancor oggi, si celebra il San Marcos Day con escursioni o pic-nic nei campi, portandosi hornazo, e qui avviene la fatidica "rottura dell'uovo sodo" di hornazo. Cioè: si prende l'uovo sodo da dentro hornazo e, per sgusciarlo agevolmente, lo si sbatte sulla fronte del primo malcapitato che si incontra, che non si aspetta questo trattamento, ma senza fargli male. Bisogna farlo con "grazia", in modo che non gli venga fatto alcun danno. E' necessario colpire con la parte laterale dell'uovo la fronte del malcapitato prescelto e ......... scappare!
Notizie prese da Wikipedia e dai due blog di riferimento della ricetta usata, da questo per le dosi e da questo per il passo passo.
Ingredienti:
lievitino
- 40 g di farina di forza
- 40 g di acqua
- 3 g di lievito secco
- 1/2 cucchiaino di zucchero
Impasto per Hornazos:
- 250 g di farina di forza
- 60 ml di acqua tiepida
- 35 ml di olio extravergine di oliva
- 40 g di zucchero semolato
- 1 uovo medio
- 1 cucchiaino di matalahúva (anice verde)
- poco sale
- tutto il lievitino
Altri ingredienti di Hornazo:
- 1/2 uovo per spennellare
- 2 uova medie sode
- zucchero semolato
Preparazione:
Prima di tutto preparare il lievitino: In una ciotola, mescolare la farina, l'acqua (a temperatura ambiente), il lievito e lo zucchero. Coprire con un panno e lasciarlo lievitare in un luogo caldo fino al raddoppio (2 ore circa, dipende dalla temperatura ambiente).
Quindi, far bollire le due uova: Mettere le uova in una pentola contenente acqua fredda, mettere il coperchio e portare ad ebollizione, cuocere col fuoco al minimo per 8 minuti circa.
Impasto: Riscaldare leggermente l'olio evo con matalahúva (semi di anice verde), far raffreddare.
In una ciotola mescolare farina, sale e zucchero, unire l'uovo sbattuto, l'acqua tiepida ed il lievitino e compattare gli ingredienti. Inglobare in piccole quantità l'olio evo con matalahúva all'impasto. Trasferire l'impasto sul piano lavoro leggermente infarinato ed impastare a lungo, fino a farlo diventare liscio e morbido. Trasferirlo in una ciotola appena unta, coprire con un panno e lasciarlo lievitare, in un luogo caldo, fino al raddoppio (3 ore circa, dipende dalla temperatura ambiente).
Travasare l'impasto sul piano lavoro leggermente infarinato, degassare e dividere in 2 pezzi da 200 g e 4 da 17 g. Avanzerà una piccola parte da 50 g circa con cui preparare 2 ochíos (piccoli panini da 25 g l'uno)
Appallottolare uno dei pezzi più grandi, formare un incavo al centro ed inserirvi l'uovo sodo, allungare due dei pezzi più piccoli ed incrociarli sull'uovo, proseguire allo stesso modo con gli altri pezzi. Arrotondare i due piccoli pezzi e schiacciarli per fare gli ochíos. Spostarli su una teglia ricoperta da carta forno, coprire a campana e far lievitare nuovamente sino al raddoppio (2 ore circa, dipende dalla temperatura ambiente).
Sbattere il mezzo uovo e spennellare tutti i lievitati, cospargere sopra dello zucchero semolato. Far riscaldare il forno a 200°C, inserirvi la teglia, diminuire la temperatura a 190°C e far cuocere per 25~30 minuti, fino a doratura.
Metterli a raffreddare su una griglia prima di consumarli. E non dimenticare di andare alla ricerca del primo malcapitato per rompere sulla sua fronte il guscio dell'uovo di hornazo (*_*)
Che ne dite, amiche e amici cari, lo prepariamo insieme per Pasqua?
Se siete dei nostri basta preparare questo pane, inviare la foto 800x600 del pane finito ed il permalink alla Cuochina: mail:quantimodidifareerifare@gmail.com.
La pubblicazione avverrà giovedì 18 aprile alle ore 9:00, quindi tutti con le mani in pasta e programmiamo il post per quella data!
Chi non possiede un blog può ugualmente partecipare, mandando foto e ricetta alla mail della Cuochina, verrà pubblicata nel blog Gli amici no-blogger della Cuochina!
Vi aspettano
Chi ha rifatto questi Hornazos de San Marcos?
del blog Lievitati e altro di Nadia
del blog C'è di mezzo il mare
del blog Il giardino dei sapori e dei colori
del blog Semplice semplice
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Che pane splendido, buonissimo!!!
RispondiEliminaGrazie Cuochina, buona Pasqua!