Quanti modi di fare... e di dire: Grembiule


un po' di pepe e siamo pronti ad iniziare!

Oggi ha indossato il "grembiule" la Cuochina
e vuol sapere come si dice nella vostra cucina.

Mai stanca, impasta e s'infarina persino i capelli
ma non vuol sporcare i suoi vestiti belli!

A quadri, a righe, giallo, rosso o a margherite
voi care amiche quale grembiule preferite?


Anna: in giapponese "エプロン" (epron, dall'inglese apron), in tarantino "sunàle". Io in casa non lo uso, ma quando faccio la lezione di cucina ne metto sempre uno chiaro con piccole righe azzurre.

Ornella: in greco grembiule è "ποδιά" (podià) mentre in dialetto veneto " travèrsa". Uso pochissimo il grembiule e non ne possiedo molti. Ma non manco mai di indossarlo quando, con la mia nipotina, impastiamo e facciamo finta di essere grandi chef..

Fr@:  in romano si chiama "Parannanza" Io non sono solita usarlo, ma ne ho qualcuno sono bianchi o a strisce colorate

Artù:  Nella contea di Camelot (Piemonte) il grembiule di chiama "skusò" al singolare e "skusè" al plurale. Si tratta del classico grembiule da cucina.
Invece il grembiule di servizio (tipo da barista o cameriera) si chiama "skusarén" al singolare. "Skusaréi" al plurale. Nella mia cucina ci sono tantissimi grembiuli, a colori, a righe, a pois, a fiori, con ricami....ma il mio preferito è il lungo grembiule di cotone bianco della mia nonnina...

Stefania:  In triestino si chiama "traversa". Il mio preferito è quello di mia nonna Adelaide che non uso mai ma ogni tanto lo vado ad annusare per sentire ancora il suo profumo con me..

Marina:  C'è un altro modo di dire grembiule in greco, più insolito, perchè non viene usato molto oggi: (brostèla) "μπροστέλα", molto probabilmente derivante dalla parola μπροστά, che significa davanti, cioe l'indumento che si mette davanti! L'etimologia però sostiene che deriva dallo slavo prestela, con lo stesso significato......

Tamara:  in maremma si chiama "grembiule", almeno a Grosseto, io però li uso poco, mi piace comunque comprarli, li trovo molto belli, quelli con le righe o tinta unita..

Vittoria: il grembiule da noi, in provincia di Milano, si dice "scusàa" e il grembiulino "scussàrin". Anch'io ne ho diversi..non posso proprio cucinare senza!

Vicky:  In provincia di Napoli si chiama "mant'sin" ne ho tanti, prima li usavo più spesso, ora solo quando devo panificare, adoro quelli belli lunghi che ti arrivano alle ginocchia...

Soleluna:  in bergamasco si dice "scosàl" quelli comodi tipo vestaglia che si mettoni per fare tutti i lavori di casa, mentre quelli che si usano in cucina si dice "bigaròla"

Elena: il grembiule a Piacenza si dice "scuseel", ma spesso si dice "scusaleina" come diminutivo infatti in cucina si dice grembiulino...

Monica:  io sono di Milano, però ricordo che mia nonna (cremonese) chiamava il grembiule "scusal". Io ne ho uno un pò particolare, me lo hanno regalato e raffigura il David di Michelangelo!

Solema: in friulano si chiama "grùmaal", a me piacciono molto e li uso di tutti i colori.

Marika: In bolognese "grimbèl", io non lo uso, ma me ne hanno regalati tre molto "vintage", con i ricami e addirittura con il punto smock, quello degli abitini dei bambini anni '50.

Commenti

  1. Carissima Cuochina, che bello vedere questi bei colori, qui da me è tutto grigio e piove da ieri.

    Vediamo come si chiamerà il grembiule in altre parti d'Italia e dela mondo :))

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anna cara basta venire qui dalla Cuochina e ritorna il sole, vero? Un abbraccio, grazie e buon fine settimana!

      Elimina
  2. Cuochina cara, bellissimi colori veramente! Anche qui giornata alquanto uggiosa e fredda...
    Una curiosità: "ποδιά-podià" cioè grembiule, se viene scritto così "πόδια- pòdia" con l'accento sulla "ò" significa piedi! Perciò attenzione a non indossare i piedi :-D quando cuciniamo in Grecia!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eeeeh!! Basta un accento per far cambiare totalmente il significato di una parola???

      Anche in giapponese se dico kakì (柿) significa "kaki-frutta",
      invece kàki (牡蠣) ma non l'accento appena accennato, significa "ostrica".
      Ma i kanji sono completamente diversi!! (così mi dicono quando faccio notare la mia difficoltà della lingua ^-^)

      Elimina
    2. Grazie Ornella! Anche tu allora sei qui dalla Cuochina per ritrovare un po' di sole!! Staremo attentissime a non dire mai pòdia mentre indossiamo il grembiule e non metteremo mai kàki in una torta dove ci sono i kakì :-D
      Un abbraccio e buon fine settimana

      Elimina
  3. In romano si chiama Parannanza.
    Io non sono solita usarlo, ma ne ho qualcuno sono bianchi o a strisce colorate.
    Ciao Cuochina :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille cara Fr@! Quelli bianchi forse sono i più comodi, anche perché si lavano tranquillamente a temperature massime. Ma indossare un grembiule colorato, che sia a strisce o di mille sfumature cromatiche dona sempre allegria in cucina!
      Ciao e buon fine settimana!

      Elimina
  4. Oggi avevo già lasciato un messaggio e vedo che è sparito...mistero!
    Nella contea di Camelot il grembiule di chiama "skusò" al singolare e "skusè" al plurale. Si tratta del classico grembiule da cucina.
    Invece il grembiule di servizio (tipo da barista o cameriera) si chiama "skusarén" al singolare. "Skusaréi" al plurale.

    Nella mia cucina ci sono tantissimi grembiuli, a colori, a righe, a pois, a fiori, con ricami....ma il mio preferito è il lungo grembiule di cotone bianco della mia nonnina. Con due tasche giganti davanti. Lei era molto alta e lo portava benissimo....le fettucce lunghissime giravano intorno alla sua vita un paio di volte. A me arriva quasi in fondo ai piedi....

    Grazie per questo bel post....vi adoro!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Oggi chissà perché è tutto lento.. anche i messaggi arrivano dopo parecchio tempo! Ma questo ce l'ha fatta :-D Grazie mille cara Artù per tutti i modi di chiamare il grembiule e per aver condiviso con noi un ricordo, della tua amata nonna, così bello e prezioso!
      Baci e buon fine settimana

      Elimina
  5. In triestino si chiama traversa

    il mio preferito è quello di mia nonna Adelaide che non uso mai ma ogni tanto lo vado ad annsare per sentire ancora il suo profumo con me

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie di cuore cara Stefania! Quanto amore e bellezza nel tuo gesto :-) Siamo certe che se tu senti il profumo di nonna Adelaide lei, ovunque sia, sente il tuo..
      Baci e buon fine settimana

      Elimina
  6. C'è un altro modo di dire grembiule in greco, più insolito, perchè non viene usato molto oggi,: "brostèla" μπροστέλα, molto probabilmente derivante dalla parola μπροστά, che significa davanti, cioe l'indumento che si mette davanti! L'etimologia però sostiene che deriva dallo slavo prestela, con lo stesso significato.
    Ho parecchi grembiuli e sempre ne metto uno quando cucino, forse sono abituata a portare una "divisa" , siccome nel mio lavoro è di rigore ( sono farmacista). Il mio preferito è uno della Unicef di colore marrone.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille cara Marina! Peccato non si usi più perché brostèla è proprio carino come nome :-) E siamo certe che il tuo assortimento di grembiuli è bellissimo... in particolare quello marrone dell'Unicef!
      Un abbraccio e buon fine settimana

      Elimina
  7. buongiorno a tutte ragazze, qui a Roma c'è un sole caldissimo...in maremma si chiama grembiule, almeno a Grosseto, io però li uso poco, mi piace comunque comprarli, li trovo molto belli, quelli con le righe o tinta unita...a dire la verità ne ho due, le falde francesi quelle degli chef veri, uno rosso e uno grigio, e ho anche il cappello da chef nero, con tutti i peperoncini rossi e gialli, l'ho messo una volta e basta, invece le falde francesi quando devo cucinare a lungo, impastare il pane lo uso per evitare di infarinarmi anche sotto la pelle, gli altri non li metto proprio...ne ho uno blu regalatomi alcune settimane fa ad una lezione di cucina in una bella scuola romana...un abbraccio a tutte

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Buon pomeriggio cara Tamara, grazie mille! Meno male che è ritornato il sole a Roma dopo tutta la pioggia che ha fatto!! Dev'essere molto bello e vario il tuo assortimento di grembiuli e senz'altro molto comode le falde francesi per impastare! Di solito ci si infarina anche i capelli :-) Un abbraccio e buon fine settimana!

      Elimina
  8. Ciao Cuochina,
    in provincia di Milano freddo e nebbiolina.
    Il grembiule da noi si dice scusàa e il grembiulino scussàrin .
    Anch'io ne ho diversi..non posso proprio cucinare senza!
    Buona domenica.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao cara Vittoria e grazie mille! Brrrr...freddo e nebbiolina, paesaggio invernale oggi a Milano! Un abbraccio buona domenica :-)

      Elimina
  9. In provincia di Napoli si chiama "mant'sin" ne ho tanti, prima li usavo più spesso, ora solo quando devo panificare, adoro quelli belli lunghi che ti arrivano alle ginocchia, uso quelli, sono comodissimi :) carino questo test mattutino! buongiorno!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Buongiorno e buona domenica a te cara Vicky, grazie mille!! Hai ragione, per mettere le mani in pasta, quelli belli lunghi sono davvero super comodi!!
      Un abbraccio :-)

      Elimina
  10. Buona domenica Cuochina, in bergamasco si dice "scosàl" quelli comodi tipo vestaglia che si mettoni per fare tutti i lavori di casa, mentre quelli che si usano in cucina si dice "bigaròla" ciao Luisa

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao cara Luisa grazie! Hai ragione ci sono anche quelli tipo vestaglia! Quanti bei modi di dire..sono proprio felice d'imparare!
      Un abbraccio e buona domenica anche a te

      Elimina
  11. Ciao Cuochina, qui tempo grigio e nuvoloni ...nebbia per ora niente, visto le nuvole, ma questo è il suo regno quindi prima o poi arriva...
    Il grembiule a Piacenza si dice "scuseel", ma spesso si dice "scusaleina" come diminutivo infatti in cucina si dice grembiulino...
    bacioni!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao cara Elena grazie!! Purtroppo in quei luoghi la nebbia non si fa attendere..Di questo fenomeno atmosferico si potrebbe proprio fare a meno! L'unica cosa bella che ha sono i bellissimi ricami che rimangono sulle foglie, sugli alberi quando il sole, nel tardo mattino, la dissolve..
      Baci buona domenica

      Elimina
  12. Ciao cuochina, io sono di Milano, però ricordo che mia nonna ( cremonese ) chiamava il grembiule "scusal". Io ne ho uno un pò particolare, me lo hanno regalato e raffigura il David di Michelangelo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Monica e mille grazie!! Dev'essere alquanto interessante spignattare in compagnia del David di Michelangelo :-D
      Buona giornata!

      Elimina
  13. In friulano si chiama "grùmaal", a me piacciono molto e li uso di tutti i colori.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie cara Solema! Possiamo immaginare quanto bello sia il cassetto dove riponi i tuoi tanti colorati grembiuli!!
      Un abbraccio

      Elimina
  14. In bolognese "grimbèl", io non lo uso, ma me ne hanno regalati tre molto "vintage", con i ricami e addirittura con il punto smock, quello degli abitini dei bambini anni '50.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Marika,
      devono essere proprio belli i "grimbèl vintage"
      Buon fine settimana ;-)

      Elimina
  15. Li adoro, ne ho una collezione prevalentemente con animali, ho una mania come per le tovaglie, ma non li uso mai!

    RispondiElimina

Posta un commento

Le nostre cucine aperte vi accolgono con amicizia, rispetto e simpatia...ci auguriamo di ricevere lo stesso trattamento.
♥♥♥
I commenti anonimi non sono graditi

Post più popolari