Quanti modi di panificare nel mondo: Rgaïf bread (Marocco)

Rgaïf bread (Marocco)

Un giorno la nostra Cuochina, guardando l'Atlante Geografico, è venuta fuori con una domanda da 100 punti: "Chissà com'è fatto il pane qua!" Puntando con l'indice un posto imprecisato dell'Atlante Geografico. Allora noi, le collaboratrici di sempre, siamo andate nel web alla ricerca di lievitati di altri Mondi, trovato tante ricette, lingue sconosciute che abbiamo tradotto col traduttore Google (col rischio di aver capito fischi per fiaschi) e quindi rifatte attingendo anche alle nostre conoscenze acquisite con i lievitati.
Abbiamo aderito al progetto della Cuochina sia per il nostro personale piacere che per rendere partecipi le nostre amiche cuochine che ci seguono nelle nostre scorribande culinaria da anni e anni, dell'esistenza di tantissimi modi di panificare.

Nota per chi fosse tentato/a di cimentarsi: Facendoci pervenire la foto ed il link del lievitato rifatto, provvederemo ad inserire questi dati al fondo della ricetta stessa.

Siamo liete di presentare quanto da noi trovato e replicato al meglio delle nostre possibilità
Oggi presentiamo  
Rgaïf bread (Marocco)


Rgaïf è un pane piatto marocchino e può avere forme diverse. Il tipo quadrato è conosciuto anche come "Rgaïf-Msemen". Può essere cotto in padella calda sul fornello (come in questo caso) oppure fritto come si fa nel sud del Marocco.
Si può servire dolce con sciroppo, miele, marmellate o confetture, salse al cioccolato o quello che suggerisce la fantasia. Ma anche con ingredienti salati come fette sottili di carne, formaggio, ecc.
Si può farcire leggermente anche prima di piegare a quadrato, ma anche in questo caso, l'impasto deve essere steso molto sottile.
Per farlo sottile bisogna allungare premendo l'impasto sul piano lavoro e non farlo tornare indietro e poi piegare, come riportato in seguito.

Ingredienti per 5 pezzi
250 g di farina forte (13 % proteine)
3 g di lievito di birra secco
3 g di sale
125 ml di acqua
25 ml di olio extravergine di oliva, (ne potrebbe servire di più, q.b.)

Mescolare farina, lievito e sale nella ciotola della planetaria o, se si desidera impastare a mano, in una ciotola capiente. Aggiungere l’acqua e iniziare ad impastare aggiungendone altra se fosse necessario. Impastare fino a quando l'impasto diventa liscio, molto elastico e non si attacca più ai lati della ciotola. Se si impasta a mano, trasferire l’impasto sopra il piano lavoro ed impastare finché non si attacca più alle mani diventando molto elastico e liscio.
Dividere l’impasto in cinque pezzi, formare delle palline e spennellarne la superficie con un filo d’olio. Lasciarle riposare coperte per circa 20 minuti.

Appiattire ogni pallina con il matterello. Poi con le mani allargare l’impasto il più possibile finché non risulta sottilissimo, quasi trasparente. Questa operazione si deve fare sopra il piano lavoro, senza togliere mai l'impasto ma allungandolo e "puntandolo" ai lati, in modo che non torni indietro. Non è facile ma con un po’ di pazienza si riesce ad ottenere un buon risultato senza buchi.

Spennellare leggermente di olio la superficie, prendere il lato in alto e portarlo al centro, fare lo stesso con il lato in basso.  Spennellare leggermente le parti dove non c'è olio.

Dopodiché prendere il lato a sinistra e portarlo al centro, fare lo stesso con quello a destra. 

Spennellare leggermente il quadrato ottenuto, quindi piegarlo su se stesso a libro

Procedere allo stesso modo con tutte le palline,  spennellare leggermente di olio, quindi coprire e lasciare riposare per dieci minuti.

Scaldare una padella antiaderente e cuocere a temperatura media per circa 5 minuti per ogni lato.

Per essere sicuri che siano cotti  perfettamente anche all'interno, si possono infornare per 5-7 minuti nel forno preriscaldato a 200°C

NOTE:
Ricetta elaborata da questo sito



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Lista completa dei pani del mondo
(Qui prima pagina) (Qui seconda pagina)
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