Pani nel mondo: Hawaian Malasadas
Hawaian Malasadas
Un giorno la nostra Cuochina (la mascotte di questo blog), guardando l'Atlante Geografico, è venuta fuori con una domanda da 100 punti: "Chissà com'è fatto il pane qua!" Puntando con l'indice un posto imprecisato dell'Atlante Geografico. Allora noi: Anna, Ornella e Nadia, le collaboratrici di sempre, siamo andate nel web alla ricerca di lievitati di altri "Mondi", trovato tante ricette, lingue sconosciute che abbiamo tradotto col traduttore Google (col rischio di aver capito fischi per fiaschi) e quindi rifatte attingendo anche alle nostre conoscenze acquisite con i lievitati.
Noi ci siamo divertite molto sia a cercare che a realizzare alcune delle innumerevoli ricette che invadono il web.
Noi ci siamo divertite molto sia a cercare che a realizzare alcune delle innumerevoli ricette che invadono il web.
Nota
per chi fosse tentato/a di cimentarsi: Facendoci pervenire la foto ed
il link del lievitato rifatto, provvederemo ad inserire questi dati al
fondo della ricetta stessa.
Siamo liete di presentare quanto da noi trovato e replicato al meglio delle nostre possibilità
Oggi presentiamo:
Hawaian Malasadas
La
malasada (in portoghese: malassada, da "mal-assada" = "poco cotto",
simile ai filhós) è un dolce portoghese. Sono molto simili ai nostri
bomboloni, sono delle palline di pasta
lievitata fritte e ricoperte di zucchero semolato e talvolta cannella. Le
tradizionali malasadas portoghesi non hanno alcun tipo di ripieno, ma
alcune varianti sì, soprattutto quelle fatte nelle Hawaii sono ripiene di crema Haupia.
Nelle Hawaii le malasadas vengono spesso preparate e mangiate il giorno prima del mercoledì delle ceneri, per celebrare il
Martedì Grasso (quest'anno cade il primo marzo), noto come Malasada Day. Sono state create con
l'intenzione di utilizzare tutto lo strutto e lo zucchero della propria
casa, in preparazione della Quaresima. Questa tradizione è stata portata nelle Hawaii nel XIX secolo quando molti portoghesi si recarono alle
Hawaii per lavorare nelle piantagioni di canna da zucchero, portando le
loro tradizioni cattoliche. (Tratto da Wikipedia)
Ingredienti per 6 malasadas da 65 g
80 g di latte
2 g di lievito secco attivo
6 g di zucchero semolato
1 uova
40 g di burro morbido
20 g di zucchero semolato
poco sale
210 g di farina debole
olio per friggere
zucchero semolato per la copertura
40 g di burro morbido
20 g di zucchero semolato
poco sale
210 g di farina debole
olio per friggere
zucchero semolato per la copertura
Preparazione
Scaldare il latte nel microonde per 1 minuto. In una ciotola unire il latte caldo con il lievito e lo zucchero, mescolare leggermente e lasciare riposare fino a quando il composto non diventa spumoso.
In un'altra ciotola sbattere con una frusta l'uovo, il burro morbido, lo zucchero e il sale e travasare nella miscela del lievito.
Aggiungere metà della farina e mescolare fino a quando non sarà ben amalgamata, quindi incorporare il resto della farina con una spatola. Va bene se è ancora un po' appiccicoso. Aggiungere altra farina, circa 2 cucchiai alla volta, se l'impasto è ancora troppo appiccicoso (a noi non è servita).
Ungere una ciotola capiente con un po' d'olio e trasferire l'impasto, coprire con pellicola trasparente e una copertina e
tenere in luogo caldo finché non raddoppia di volume.
Rovesciare l'impasto su una superficie leggermente infarinata e dividerlo in 6 parti da 65 g l'uno. Con ogni pezzo formare una palla, facendo attenzione a non lavorare troppo, ed appiattirla leggermente a forma di disco.
Facoltativo: posizionare ogni disco su un quadrato di carta forno, questo renderà più facile maneggiarlo in fase di cottura.
Coprire con un canovaccio ed una copertina e lasciar lievitare in un luogo caldo finché non si gonfiano.
In una friggitrice scaldare l'olio a 180°C. Aggiungere con cura le malasadas nell'olio con tutta la carta forno, poche per volta. Quando la parte sottostante è ben dorata, dopo 45 secondi o un minuto, togliere la carta forno e capovolgerle; cuocere fino a quando non saranno ben dorate dappertutto. Trasferirle su una griglia di raffreddamento foderata con carta assorbente.
Quando sono abbastanza fredde da poter essere maneggiate (ma ancora sufficientemente calde), passarle nello zucchero facendolo ben attaccare. Servire subito.
Ma se si vogliono gustare ripiene, ecco come procedere:
Per le Malasadas ripiene di Haupia
Negli anni quaranta, l'haupia divenne una popolare crema per farcire le torte al latte preparate per i matrimoni. Oggi questo alimento viene consumato durante i luau e in altre festività tradizionali hawaiane. (da Wikipedia)
Ripieno Haupia (opzionale):
100 ml di latte di cocco (non zuccherato)
50 ml di latte intero
2 tuorli d'uovo
35 g di zucchero semolato
10 g di amido di mais
poco sale
1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia
100 ml di latte di cocco (non zuccherato)
50 ml di latte intero
2 tuorli d'uovo
35 g di zucchero semolato
10 g di amido di mais
poco sale
1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia
Scaldare il latte intero insieme al latte di cocco nel microonde, deve diventare caldo ma non bollente. Mentre il latte si scalda, in una ciotola di media dimensione sbattere insieme i tuorli prima con lo zucchero e poi con l'amido di mais e il sale, fino a ottenere un composto liscio. Aggiungere metà latte caldo alla miscela di tuorli, mescolando costantemente. Unire poco per volta il latte rimanente e mescolare.
Trasferire il composto in una casseruola e cuocere a fuoco basso, mescolando continuamente, fino a quando non si sarà addensato. Non deve bollire. Togliere dal fuoco e incorporare l'estratto di vaniglia, mescolando. Coprire e far raffreddare per 3-4 ore.
Mettere il ripieno di haupia in una sac à poche. Fare un buco in ogni malasada con una bacchetta. Mettere la punta del sacchetto nel foro e riempire i malasadas di crema.
E quindi, festeggiare il Malasadas Day in allegria! Buon martedì grasso!
(Ricette tratte da questo sito)
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