Pani nel mondo: Moddizzosu, focaccia di Dorgali (Nuoro-Italia)


Un giorno la nostra Cuochina (la mascotte di questo blog), guardando l'Atlante Geografico, è venuta fuori con una domanda da 100 punti: "Chissà com'è fatto il pane qua!" Puntando con l'indice un posto imprecisato dell'Atlante Geografico. Allora noi: Anna, Ornella e Nadia, le collaboratrici di sempre, siamo andate nel web alla ricerca di lievitati di altri "Mondi", trovato tante ricette, lingue sconosciute che abbiamo tradotto col traduttore Google (col rischio di aver capito fischi per fiaschi) e quindi rifatte attingendo anche alle nostre conoscenze acquisite con i lievitati.
Noi ci siamo divertite molto sia a cercare che a realizzare alcune delle innumerevoli ricette che invadono il web.

Nota per chi fosse tentato/a di cimentarsi: Facendoci pervenire la foto ed il link del lievitato rifatto, provvederemo ad inserire questi dati al fondo della ricetta stessa.


Siamo liete di presentare quanto da noi trovato e replicato al meglio delle nostre possibilità

Oggi presentiamo:
Moddizzosu, focaccia di Dorgali (Nuoro)
Moddizzosu, la focaccia di Dorgali (Nuoro) è generalmente rotonda, dal diametro non superiore ai 20 cm e molto sottile.
La sua zona di origine e produzione è il paese di Dorgali nella parte centro orientale della Sardegna, il suo aspetto ricorda quello della pita, il pane greco. L'impasto di questo pane è fatto con patate e sola semola di grano duro possibilmente locale, arricchito con lo strutto, in cottura si gonfia fino a formare una soffice " tasca" che può essere farcita con salumi e formaggi: una delizia soffice e profumata.
Si cuoce generalmente in forno a legna, oppure sulla pietra refrattaria, ma anche chi possiede solo un comune forno elettrico può cimentarsi nella produzione di questo ottimo pane.
Invece, il Moddizzosu che si prepara in tutta la Sardegna è un pane di sola semola di grano duro e dalla pezzatura di 1 Kg ed ha la caratteristica di non ammuffire e durare anche per più di una settimana. 
Il Moddizzosu di Dorgali, che si trova in provincia di Nuoro, oltre che nella pezzatura, differisce da quello prodotto nel resto dell’isola anche per l’impasto: qui infatti alla semola si aggiunge ricotta o  patate che conferiscono anche un caratteristico sapore dolciastro.
(Presentazione e ricetta da questo sito e da questo)
 
Ingredienti
250 gr di farina di semola di grano duro
250 g di patate con la buccia
50 g di strutto
80 g di lievito madre rinfrescato, idratazione al 50%
50 ml di acqua (circa)
3 g di sale
 
Preparazione
Lessare le patate con la buccia in abbondante acqua, scolarle e farle intiepidire. Quindi sbucciarle e schiacciarle con lo schiacciapatate.
Mettere il lievito madre in una ciotola, aggiungere le patate e la farina e tanta acqua quanto è necessaria a creare un impasto omogeneo.
Unire lo strutto e il sale e dare all’impasto la forma di una palla.
 
 
Trasferire la palla in un contenitore pulito, coprire con della pellicola trasparente da cucina e mettere a lievitare in un luogo caldo (circa 28°C) al riparo da correnti d'aria. Lasciar lievitare sino al raddoppio del suo volume.
 
A lievitazione avvenuta, dividere l’impasto in pezzi da 150 g l'uno e pirlarli fino ad ottenere delle piccole pagnotte rotonde. 

Con l'aiuto di un matterello spianare le palline dando loro una forma tonda dal diametro di 15-20 cm e lo spessore di 1/2 cm.
Coprire e fare nuovamente lievitare. Preriscaldare il forno a 250°C con dentro una pietra refrattaria. Non appena le pagnotte avranno raddoppiato il volume, trasferirle sulla pietra refrattaria e farle cuocere. 
 
Quando prenderanno colore e saranno gonfie, toglierle dal forno e lasciarle un po’ raffreddare. Tagliarle a metà e riempirle di salumi e formaggi a piacere.




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Lista completa dei pani del mondo
(Qui prima pagina) (Qui seconda pagina)
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