Pani pasquali nel mondo: Le spongade della Val Camonica


Un giorno la nostra Cuochina (la mascotte di questo blog), guardando l'Atlante Geografico, è venuta fuori con una domanda da 100 punti: "Chissà com'è fatto il pane qua!" Puntando con l'indice un posto imprecisato dell'Atlante Geografico. Allora noi: Anna, Ornella e Nadia, le collaboratrici di sempre, siamo andate nel web alla ricerca di lievitati di altri "Mondi", trovato tante ricette, lingue sconosciute che abbiamo tradotto col traduttore Google (col rischio di aver capito fischi per fiaschi) e quindi rifatte attingendo anche alle nostre conoscenze acquisite con i lievitati.
La stessa cosa è successa a proposito dei lievitati in uso nel mondo nel periodo pasquale. Stesse domande e stessa nostra disponibilità.

Nota per chi fosse tentato/a di cimentarsi: Facendoci pervenire la foto ed il link del lievitato rifatto, provvederemo ad inserire questi dati al fondo della ricetta stessa.
 
💖💖Buona Pasqua a tutti💖💖

Siamo liete di presentare quanto da noi trovato e replicato al meglio delle nostre possibilità
Oggi presentiamo:
Le Spongade della Val Camonica

Conosciuta anche come Focaccia Camuna, la Focaccia di Breno, la Spongada è un dolce di origine pasquale preparato in genere in occasione della Domenica delle Palme.
Una pagnotta dolce di circa 150 grammi, impastata con ingredienti molto semplici e poveri tra cui farina, zucchero, burro, uova e sale. La sua preparazione richiede una complessa lavorazione, pienamente ripagata però dallo squisito risultato. 
(Notizie questo sito - Ricetta da questo blog)

Ingredienti
400g licoli molto attivo almeno tre rinfreschi
4 tuorli + 4 uova intere (per un totale di circa 300g)
250g zucchero
1/2 bacca di vaniglia
760g farina di forza
200g burro a temperatura ambiente
un pizzico di sale

Preparazione
Nella ciotola dell'impastatrice unire insieme licoli, le uova, lo zucchero, i semi della bacca di vaniglia, tre quarti della farina e far impastare. Quando l'impasto e incordato, aggiungere il burro poco per volta, alternandolo con la farina rimanente fino ad esaurimento degli ingredienti, per ultimo unire il sale. Continuare ad impastare finché l'impasto non risulti incordato e lucido (circa 25 minuti con l'impastatrice), deve risultare morbido ma non appiccicoso (non si deve aggiungere altra farina).
Trasferire l'impasto in una ciotola molto grande, almeno tre volte il volume dell'impasto, coprire con la pellicola e far lievitare per 12 ore nel forno spento in cui sia stato posto un pentolino con dell'acqua bollente. Sarebbe meglio iniziare questa preparazione la sera verso le sette, per poter poi aggiungere altra acqua bollente nel pentolino prima di andare a letto. 
 
Il mattino successivo l'impasto deve essere almeno triplicato. Prendere dalla ciotola dei pezzi di impasto (di circa 80gr l'uno) e, sul tavolo senza farina (se proprio è necessaria usarne pochissima altrimenti non si riesce a lavorare bene) formare una pallina per volta facendola roteare tra la mano e il tavolo.
 
Metterle ben distanziate nella teglia rivestita da carta forno, coprire con la pellicola e una copertina di pile, lasciar lievitare per circa sei ore. Con licoli le palline non lievitano molto ma poi in forno esplodono. 
 
Con le forbici tagliare a fondo nel centro del panetto, spennellare con un albume avanzato ed
 
inserire al centro del taglio un generoso cucchiaio di zucchero semolato. Infornare a 180°C per 15 minuti circa o fino a doratura. 
 
Restano morbide per alcuni giorno, chiuse in una busta di plastica, ma si possono anche congelare. Ottime in ogni momento della giornata con la nutella oppure accompagnate con una crema inglese alla vaniglia o al cioccolato

N.B.
- Se si usa l'impastatrice le uova devono essere fredde, a mano invece tutto deve essere a temperatura ambiente.
- Lavorare a lungo l'impasto e lasciare incordare bene
- E' meglio usare uova biologiche preferibilmente del contadino di fiducia, per quanto riguarda il loro sapore non c'è paragone, anche la lievitazione è migliore.
- Usare vaniglia e non vanillina.
- Tenere l'impasto al cado, va bene anche nel forno spento con la luce accesa e con un pentolino di acqua bollente per tenere il caldo umido.
- Se dopo 12 ore non è avvenuta la lievitazione bisogna tenerle in un posto più caldo ed avere tanta pazienza.
- Non ci devono essere assolutamente spifferi nell'ambiente in cui si preparano.
- Non c'è nessuna piega da fare all'impasto.



 
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Lista completa dei pani del mondo
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