Pani nel mondo: Mastel di Gand (Belgio)
Un giorno la nostra Cuochina (la mascotte di questo blog), guardando l'Atlante Geografico, è venuta fuori con una domanda da 100 punti: "Chissà com'è fatto il pane qua!" Puntando con l'indice un posto imprecisato dell'Atlante Geografico. Allora noi: Anna, Ornella e Nadia, le collaboratrici di sempre, siamo andate nel web alla ricerca di lievitati di altri "Mondi", trovato tante ricette, lingue sconosciute che abbiamo tradotto col traduttore Google (col rischio di aver capito fischi per fiaschi) e quindi rifatte attingendo anche alle nostre conoscenze acquisite con i lievitati.
Noi ci siamo divertite molto sia a cercare che a realizzare alcune delle innumerevoli ricette che invadono il web.
Nota per chi fosse tentato/a di cimentarsi: Facendoci pervenire la foto ed il link del lievitato rifatto, provvederemo ad inserire questi dati al fondo della ricetta stessa.
Noi ci siamo divertite molto sia a cercare che a realizzare alcune delle innumerevoli ricette che invadono il web.
Nota per chi fosse tentato/a di cimentarsi: Facendoci pervenire la foto ed il link del lievitato rifatto, provvederemo ad inserire questi dati al fondo della ricetta stessa.
Siamo liete di presentare quanto da noi trovato e replicato al meglio delle nostre possibilità
Oggi presentiamo:
Mastel di Gand (Belgio)
Il dolce più famoso della città di Gand si chiama "Mastel (plurale: Mastellen)" ed è un
morbido panino aromatizzato alla cannella di forma rotonda con una
fossetta ottenuta premendo le dita al centro del panino.
Fin dal medioevo, il 3 novembre giorno della festa di Sant'Umberto, il mastel veniva
consacrato da un prete per prevenire l'idrofobia o
la rabbia. Oggi viene
ancora benedetto il 3 novembre, ma nessuno crede davvero che mangiandolo verrà
protetto dall'idrofobia o dalla rabbia.
Ma, la più famosa preparazione di Gand è il cosiddetto "mastel stirato". Il mastel viene tagliato a metà, spennellato con burro e cosparso di zucchero di canna, richiuso e poi stirato con un ferro da stiro tra due fogli di carta stagnola. Il processo di stiratura caramella lo zucchero e conferisce al mastel la sua forma piatta. Ma può essere "stirato" più facilmente con un tostapane.
Il risultato è un biscotto croccante che ricorda un waffle di Lackman. Veramente delizioso.
Ma, la più famosa preparazione di Gand è il cosiddetto "mastel stirato". Il mastel viene tagliato a metà, spennellato con burro e cosparso di zucchero di canna, richiuso e poi stirato con un ferro da stiro tra due fogli di carta stagnola. Il processo di stiratura caramella lo zucchero e conferisce al mastel la sua forma piatta. Ma può essere "stirato" più facilmente con un tostapane.
Il risultato è un biscotto croccante che ricorda un waffle di Lackman. Veramente delizioso.
La stiratura del mastel in genere si fa il
primo fine settimana di agosto nell'area di Gand chiamata Patershol. in occasione di una festa popolare che quest'anno sarà dall'11 al 13 agosto 2023.
È molto probabile che l'usanza di mangiare il pane benedetto fatta con una fossetta o con una croce, provenga dai tempi pagani poiché Sant'Umberto è noto per l'evangelizzazione dei pagani nelle foreste delle Ardenne in Belgio (allora Francia).
È molto probabile che l'usanza di mangiare il pane benedetto fatta con una fossetta o con una croce, provenga dai tempi pagani poiché Sant'Umberto è noto per l'evangelizzazione dei pagani nelle foreste delle Ardenne in Belgio (allora Francia).
Il nome
Mastel deriva da 'masteluin' (termine in uso nel glossario olandese
preso in prestito dal francese mestillon, che deriva dal latino
mixtellum: una miscela per pane fatta per metà di farina di grano
e per metà di
segale). Probabilmente molti secoli fa i mastellen venivano fatti con
quella miscela di farine, al contrario, oggi sono fatti con solo farina
di grano.
I Mastellen vengono anche
venduti essiccati (dopo la prima cottura vengono lasciati nel forno
tiepido per lungo tempo ad essiccare) e sono usati per fare un
budino chiamato "Aalsterse Vlaai"; il panino essiccato veniva
anche imbevuto di latticello per essere mangiato come pappa.
La ricetta di questi mastel è quella usata oggigiorno, i panini preparati nell'VIII secolo di sicuro erano molto più compatti e non adatti al gusto moderno. Come per ogni cosa, anche questa ricetta si è evoluta nel tempo.
Ricetta e notizie elaborate da questo blog, alcune notizie sono elaborate anche da Wikipedia
IngredientiLa ricetta di questi mastel è quella usata oggigiorno, i panini preparati nell'VIII secolo di sicuro erano molto più compatti e non adatti al gusto moderno. Come per ogni cosa, anche questa ricetta si è evoluta nel tempo.
Ricetta e notizie elaborate da questo blog, alcune notizie sono elaborate anche da Wikipedia
500 g di farina per pane (farina di forza)
50 g di zucchero di canna grezzo
2,5 g di cannella (o semi di anice tritati)
230 ml di latte intero
5 g di lievito di birra fresco
70 g di burro, temperatura ambiente
2 uova medie
10 g di sale marino
1 uovo + 1 cucchiaino di latte per spennellare
Preparazione
Mettere la farina e lo zucchero nella ciotola di una planetaria e aggiungere la cannella (o altre spezie). In una diversa ciotola sciogliere il lievito nel latte.
Versa metà del composto di latte e lievito nella planetaria insieme ad un uovo sbattuto e al burro. Impastare a velocità media e quando è tutto amalgamato, aggiungere il resto del latte, il secondo uovo e per ultimo il sale.
Versa metà del composto di latte e lievito nella planetaria insieme ad un uovo sbattuto e al burro. Impastare a velocità media e quando è tutto amalgamato, aggiungere il resto del latte, il secondo uovo e per ultimo il sale.
Continuare ad impastare per altri 15 minuti, quindi arrotondare e mettere in una ciotola leggermente unta. Coprire e lasciare lievitare l'impasto fino al raddoppio.
Dividere l'impasto in pezzi da 50 grammi circa e formare delle palline, lasciarle riposare coperte con un canovaccio per 10 minuti.
Quindi, modellare le palline nella forma preferita, si possono lasciare rotonde così come sono, oppure dando loro la forma tradizionale con la fossetta, come abbiamo fatto noi: posizionarle su una teglia l'una vicino all'altra, creare una fossetta premendo al centro quattro dita. Coprire con il canovaccio e lasciar lievitare fino al raddoppio.
Preriscaldate il forno a 225°C e, quando è a temperatura, spennellare la parte superiore di ogni mastel con l'uovo ed il latte sbattuti, per dare lucentezza.
Preriscaldate il forno a 225°C e, quando è a temperatura, spennellare la parte superiore di ogni mastel con l'uovo ed il latte sbattuti, per dare lucentezza.
Tagliare a metà un panino, spalmare
abbondantemente di burro, spolverare con zucchero di canna, richiuderlo ed adagiarlo
tra due fogli di carta da forno e utilizzare un ferro da stiro caldo. Noi abbiamo riscaldato una padella doppia rigata per "stirare" il panino.
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Lista completa dei pani del mondo
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