Pane nel mondo del periodo natalizio: Sun bread for Yule (Nord Europa)

Un giorno la nostra Cuochina (la mascotte di questo blog), guardando l'Atlante Geografico, è venuta fuori con una domanda da 100 punti: "Chissà com'è fatto il pane qua!" Puntando con l'indice un posto imprecisato dell'Atlante Geografico. Allora noi: Anna, Ornella e Nadia, le collaboratrici di sempre, siamo andate nel web alla ricerca di lievitati di altri "Mondi", trovato tante ricette, lingue sconosciute che abbiamo tradotto col traduttore Google (col rischio di aver capito fischi per fiaschi) e quindi rifatte attingendo anche alle nostre conoscenze acquisite con i lievitati. 
Noi ci siamo divertite molto sia a cercare che a realizzare alcune delle innumerevoli ricette che invadono il web.
 
Nota per chi fosse tentato/a di cimentarsi: Facendoci pervenire la foto ed il link del lievitato rifatto, provvederemo ad inserire questi dati al fondo della ricetta stessa.
 
Ed anche per la serie "Pani nel mondo del periodo natalizio", siamo liete di presentare quanto da noi trovato e replicato al meglio delle nostre possibilità 

Per i "pani del periodo natalizio" oggi presentiamo:
Sun bread for Yule (Nord Europa)
A volte chiamato pane delle stelle, il pane del sole (Sun bread for Yule) è stato preparato nel corso dei secoli in tutta Europa come parte delle celebrazioni dell'antica Litha (solstizio d'estate) e Yule (solstizio d'inverno).
La pagnotta rotonda rappresenta il sole nella sua forma circolare. I semi di cumino quando sono aggiunti a qualsiasi cosa, impediscono che questa cosa venga rubata o smarrita e per questo motivo venivano spesso usati negli incantesimi d'amore. Spesso venivano lasciati anche sotto i letti dei neonati. Si credeva che il Sìdhe/Sìth e altri spiriti fossero costretti a contare i semi e questo li distraeva dal rubare il bambino.
Nella tradizione germanica precristiana, Yule era la festa del solstizio d'inverno. Nel paganesimo e nel neopaganesimo, soprattutto in quello germanico, rappresentava uno degli otto giorni solari, o sabbat. Ancora oggi viene celebrato intorno al 21 dicembre nell'emisfero settentrionale (quest'anno è il 22 dicembre) e intorno al 21 giugno in quello meridionale.
Nelle lingue scandinave il termine Jul (danese e svedese) o Jól (islandese, faroese, e Jol in norvegese) ha entrambi i significati di "Yule" e di "Natale", e viene talvolta usato anche per indicare altre festività di dicembre. Il termine si è diffuso anche nelle lingue finniche per indicare il Natale (in finlandese Joulu), sebbene tali lingue non siano di ceppo germanico.
Quando i missionari iniziarono la conversione dei popoli germanici, adattarono alla tradizione cristiana molti simboli e feste locali. La festa di Yule venne trasformata nel Natale mantenendo però alcune delle sue tradizioni originarie. Fra i simboli moderni del Natale che derivano da Yule compare, fra l'altro, l'uso decorativo del vischio e dell'agrifoglio e l'albero di Natale.
(Notizie e ricetta elaborate da questo sito e da Wikipedia
 
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Auguriamo a tutti, qualunque siano le tradizioni o il modo di festeggiare di chi ci legge, che queste festività natalizie portino tanti momenti speciali con chi si desidera stare, con la famiglia, con gli amici, con tanto ottimo cibo e, non ultimo per importanza, tanta pace e serenità nel mondo!
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Ingredienti
270 g di farina di forza
80 g di farina debole
5 g di sale
1 g di lievito secco
190 ml di acqua leggermente tiepida
20 g di burro morbido
semi di cumino (opzionale)
farina di semola per spolvero 
uovo e latte per spennellare
 
Preparazione
In una ciotola capiente setacciare e mescolare le farine e il sale, unire il lievito e aggiungere l'acqua. Quando l'impasto è incordato, aggiungere il cumino (opzionale - noi lo abbiamo usato) ed il burro e farli inglobare. Impastare per qualche minuto e formare una palla, trasferire su una superficie leggermente infarinata e impastare per 10 minuti. 
 
Oliare una ciotola e mettere dentro l'impasto arrotondato, coprire con pellicola trasparente ed un canovaccio. Tenere in un luogo caldo fino al raddoppio (se si vuole accelerare la lievitazione, aumentare la quantità di lievito secco). Trasferire l'impasto su una superficie leggermente infarinata, fare delle pieghe a tre e formare una palla (pirlare l’impasto), coprire con un canovaccio e lasciare sul piano lavoro per 20 minuti circa. 
 
Stendere l'impasto in un lungo salsicciotto ed unire le estremità per formare un anello. Posizionarlo in una teglia ricoperta da carta forno ed allargare il più possibile il foro centrale dell'anello.
 
Mettere nel foro centrare dell'anello un foglio di carta forno e dentro una ciotola per non far restringere il foro durante la lievitazione. Coprire con un canovaccio pulito e far lievitare fino al raddoppio.
 
 
Spennellare la pagnotta con uovo sbattuto mescolato con poco latte, con delle forbici dare dei tagli lungo i bordi dell'anello, estrarre le punte che si sono create e formare i raggi del sole al pane (la forma del sole è a discrezione personale, ne presentiamo due tipi).
Preriscaldare il forno a 200°C e cuocere per 30~35 minuti, per i primi 3 minuti con la funzione vapore, se tende a diventare un poco scuro, coprire la parte superiore con un foglio di carta forno. Sarà cotto quando, colpendo la base della pagnotta, si sentirà un suono sordo. 
Togliere dal forno e far raffreddare su una griglia. 

Buon Solstizio d'Inverno e Buone feste natalizie a tutti


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Lista completa dei pani del mondo
(Qui prima pagina) (Qui seconda pagina)
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