Pani nel mondo: Amdo balep (Tibetan-Chinese flatbread)
Un
giorno la nostra Cuochina (la mascotte di questo blog), guardando
l'Atlante Geografico, è venuta fuori con una domanda da 100 punti:
"Chissà com'è fatto il pane qua!" Puntando con l'indice un posto
imprecisato dell'Atlante Geografico. Allora noi:
Anna, Ornella e Nadia, le collaboratrici di sempre, siamo andate nel
web alla ricerca di lievitati di altri "Mondi", trovato tante ricette,
lingue sconosciute che abbiamo tradotto col traduttore Google (col
rischio di aver capito fischi per fiaschi) e quindi rifatte attingendo
anche alle nostre conoscenze acquisite con i lievitati.
Noi ci siamo divertite molto sia a cercare che a realizzare alcune delle innumerevoli ricette che invadono il web.
Noi ci siamo divertite molto sia a cercare che a realizzare alcune delle innumerevoli ricette che invadono il web.
Nota
per chi fosse tentato/a di cimentarsi: Facendoci pervenire la foto ed
il link del lievitato rifatto, provvederemo ad inserire questi dati al
fondo della ricetta stessa.
Oggi presentiamo:
Amdo balep (Tibetan-Chinese flatbread)
Questi pani lievitati e croccanti prendono il nome dalla regione Amdo, nel Tibet nord-est (l'attuale provincia del Qinghai in Cina), ma sono popolari anche nel Tibet centrale, sono anche conosciuti come Tibetan-flatbread o Chinese-flatbread.
In queste regioni i fornai a volte fanno cuocere questi pani nella cenere del fuoco invece di usare il forno o il fornello.
I tibetani lo preparano sia con il lievito secco che con una sorta di lievito naturale, mescolano farina integrale e farina bianca, anche se alcuni usano solo farina bianca.
Nelle ricette più contemporanee all'impasto si aggiungono delle uova, anche se in questo caso non si dovrebbe più chiamare Amdo Balep. Ma quello che è rimasto di autentico è che in questo impasto non viene aggiunto il sale.
Tradizionalmente in Tibet i pani erano fatti, con molta probabilità, con solo grano intero, poiché in molti luoghi non esistevano frumenti raffinati a causa della mancanza delle necessarie attrezzature per la macinazione.
La gente del villaggio racconta che ad Amdo, in occasioni speciali, venivano preparati enormi balep così grandi che due persone difficilmente riescivano a sollevarli.
(Notizie e ricetta elaborate da questo sito)
I tibetani lo preparano sia con il lievito secco che con una sorta di lievito naturale, mescolano farina integrale e farina bianca, anche se alcuni usano solo farina bianca.
Nelle ricette più contemporanee all'impasto si aggiungono delle uova, anche se in questo caso non si dovrebbe più chiamare Amdo Balep. Ma quello che è rimasto di autentico è che in questo impasto non viene aggiunto il sale.
Tradizionalmente in Tibet i pani erano fatti, con molta probabilità, con solo grano intero, poiché in molti luoghi non esistevano frumenti raffinati a causa della mancanza delle necessarie attrezzature per la macinazione.
La gente del villaggio racconta che ad Amdo, in occasioni speciali, venivano preparati enormi balep così grandi che due persone difficilmente riescivano a sollevarli.
(Notizie e ricetta elaborate da questo sito)
Ingredienti
30 ml di acqua tiepida
1 g di lievito secco
3 g di zucchero
150 g di farina integrale
170 g di farina per tutti gli usi (farina debole)
160 ml di acqua
4 cucchiai di yogurt (opzionale)
30 ml di acqua tiepida
1 g di lievito secco
3 g di zucchero
150 g di farina integrale
170 g di farina per tutti gli usi (farina debole)
160 ml di acqua
4 cucchiai di yogurt (opzionale)
Staccante per teglie: 10g di burro, 5g olio di semi, 5g di farina: (mescolare con un frullino a mano, spennellare la teglia sul fondo e sui bordi)
Preparazione
Mescolare insieme lievito, zucchero e 30 ml di acqua tiepida in una piccola ciotola e mettere da parte.
In una ciotola capiente, mescolare la farina di frumento e quella integrale. Aggiungere la miscela di lievito e 160 ml di acqua. Se lo si desidera, aggiungere anche 4 cucchiai di yogurt (noi non l'abbiamo aggiunto). Questo darà una crosta più scura.
Mescolare gli ingredienti e impastare fino ad ottenere un impasto omogeneo e liscio.
Ungere con lo staccante per teglie la pentola di ghisa da forno sia il fondo che tutto intorno, fino al bordo della pentola. Inserire l'impasto ed appiattire in un disco grande quanto il fondo della pentola.
Mettere il coperchio sulla pentola e tenere da parte a temperatura ambiente fino al giorno successivo o almeno per 3 ore (N.B. è preferibile preparare l'impasto la sera a lasciar lievitare per tutta la notte).
Togliere il coperchio ed inserire nel forno la pentola con impasto lievitato ed impostare la temperatura a 210°C senza preriscaldare. Si può anche cuocere sul fornello con il fuoco al minimo ma con coperchio. Cuocere il pane per circa 45 minuti. Per una cottura uniforme su entrambi i lati, a metà cottura capovolgere il pane dopo aver ripassato nuovamente lo staccante sul fondo della pentola.
Rimettere la pentola nel forno oppure sul fornello e fare cuocere fino a doratura.
Rimettere la pentola nel forno oppure sul fornello e fare cuocere fino a doratura.
Amdo balep mangiato appena cotto è irresistibile, si abbina a qualsiasi condimento sia dolce che salato.
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