Pani di Natale nel mondo: Božićni kruh (Croazia)
Un giorno la nostra Cuochina (la mascotte di questo blog), guardando l'Atlante Geografico, è venuta fuori con una domanda da 100 punti: "Chissà com'è fatto il pane qua!" Puntando con l'indice un posto imprecisato dell'Atlante Geografico. Allora noi: Anna, Ornella e Nadia, le collaboratrici di sempre, siamo andate nel web alla ricerca di lievitati di altri "Mondi", trovato tante ricette, lingue sconosciute che abbiamo tradotto col traduttore Google (col rischio di aver capito fischi per fiaschi) e quindi rifatte attingendo anche alle nostre conoscenze acquisite con i lievitati.
Noi ci siamo divertite molto sia a cercare che a realizzare alcune delle innumerevoli ricette che invadono il web.
Nota per chi fosse tentato/a di cimentarsi: Facendoci pervenire la foto ed il link del lievitato rifatto, provvederemo ad inserire questi dati al fondo della ricetta stessa.
Ed
anche per la serie "Pani di Natale", siamo
liete di presentare quanto da noi trovato e replicato al meglio delle
nostre possibilità Noi ci siamo divertite molto sia a cercare che a realizzare alcune delle innumerevoli ricette che invadono il web.
Nota per chi fosse tentato/a di cimentarsi: Facendoci pervenire la foto ed il link del lievitato rifatto, provvederemo ad inserire questi dati al fondo della ricetta stessa.
Per i "pani di Natale" oggi presentiamo:
Božićni kruh-pane di Natale (Croazia)
Fino agli anni Cinquanta del secolo scorso, in molte regioni croate, per Natale e Capodanno si preparavano particolari tipi di pane con farina di frumento, oppure con una miscela di farina di frumento e di mais o di segale, a seconda della regione di provenienza, e venivano decorati in vari modi: impronte con oggetti, fori fatti con i rebbi delle forchette, decorazioni di pasta a forma di motivi vegetali o animali (spiga di grano, mais, mela, buoi, maiali, uccelli, ecc.). Spesso la superficie del pane era divisa in quattro campi che rappresentavano il ciclo annuale, cioè una sorta di calendario che richiamava la salute e la fertilità della famiglia e degli animali raffigurati sul pane. Tutti i pani di questo periodo avevano un posto speciale sulla tavola delle feste natalizie, ad essi veniva attribuito il potere di protezione su chi li mangiava, ma si invocava anche la fertilità dei raccolti, la salute delle persone e degli animali, il benessere nell'anno successivo. Le usanze stanno lentamente scomparendo, e sarebbe importante preservarle, o almeno trascriverle, affinché i posteri abbiano un posto dove scoprire come eravamo. Nel mondo frenetico di oggi, non si dovrebbe dimenticare questa ricchezza culturale e gastronomica. (Notizie tratte da questo sito)
Questo pane di Natale che presentiamo, invece delle decorazioni, ha dei leggeri rilievi creati dalla teglia ed un elevato contenuto di frutta secca, come molti pani delle feste dell'Europa del nord. (Ricetta elaborata da questo sito)
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Auguriamo a tutti, qualunque siano le tradizioni o il modo di festeggiare di chi ci legge, che queste festività natalizie portino tanti momenti speciali con chi si desidera stare, con la famiglia, con gli amici, con tanto ottimo cibo e, non ultimo per importanza, tanta pace e serenità nel mondo!
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Auguriamo a tutti, qualunque siano le tradizioni o il modo di festeggiare di chi ci legge, che queste festività natalizie portino tanti momenti speciali con chi si desidera stare, con la famiglia, con gli amici, con tanto ottimo cibo e, non ultimo per importanza, tanta pace e serenità nel mondo!
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Lievitino
2 g di lievito secco
10 g di zucchero
50 ml di latte tiepido
Impasto
400 g farina di forza
140 ml di latte
40 g di zucchero
1 cucchiaio di aroma arancia
1 cucchiaino di cannella in polvere
1 tuorlo d'uovo
40 g di burro
4 g di sale
100 g di mandorle, noci, arachidi
100 g di uva passa, fichi secchi e buccia di arancia candita
3 cucchiai di rum
zucchero a velo per spolvero
In una ciotola mettere le noci, le mandorle e le arachidi, tagliare in piccoli pezzi e tenere da parte. In un'altra ciotola fare a piccoli pezzi l'uva passa, i fichi secchi e la buccia di arancia candita ed aggiungere il rum. Coprire e conservare in frigorifero fino al momento dell'utilizzo.
In una piccola ciotola mescolare il lievito, lo zucchero, ed il latte appena tiepido e lasciare lievitare per 10 minuti. Nella
ciotola della planetaria unire farina, latte, zucchero, l'aroma arancia, e la cannella e, con il gancio per l'impasto, mescolare per alcuni minuti.
Unire il tuorlo, il burro ammorbidito, il
sale e mescolare, lavorare l'impasto fino ad incordare.
Aggiungere la frutta messa in infusione nel rum e la frutta secca
spezzettata
Impastare fino a quando il tutto si è amalgamato, formare una palla e spostare in una ciotola leggermente imburrata. Lasciare lievitare coperto fino al raddoppio.
Trascorso il tempo di lievitazione, spostare l'impasto sul piano lavoro e assottigliarlo delicatamente con le mani, fino alle dimensioni della teglia.
Trasferirlo nella teglia, coprire e lasciar lievitare fino al bordo a temperatura
ambiente. Preriscaldare il forno a 200°C
Capovolgere il pane nella teglia da forno coperta da carta forno o con un tappetino di silicone, infornare e diminuire la temperatura a 180°C. Far cuocere per 40 minuti circa, se tende a scurirsi, coprire con un foglio di alluminio.
Cospargere
con zucchero a velo e far raffreddare a temperatura ambiente su una griglia. Prima di mangiarlo, cospargerlo nuovamente con zucchero a velo.
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