Pani pasquali nel mondo: Aachener Poschweck (Aquisgrana-Germania)
Un
giorno la nostra Cuochina (la mascotte di questo blog), guardando
l'Atlante Geografico, è venuta fuori con una domanda da 100 punti:
"Chissà com'è fatto il pane qua!" Puntando con l'indice un posto
imprecisato dell'Atlante Geografico. Allora noi:
Anna, Ornella e Nadia, le collaboratrici di sempre, siamo andate nel
web alla ricerca di lievitati di altri "Mondi", trovato tante ricette,
lingue sconosciute che abbiamo tradotto col traduttore Google (col
rischio di aver capito fischi per fiaschi) e quindi rifatte attingendo
anche alle nostre conoscenze acquisite con i lievitati.
La stessa cosa è successa a proposito dei lievitati in uso nel mondo nel periodo pasquale. Stesse domande e stessa nostra disponibilità.
La stessa cosa è successa a proposito dei lievitati in uso nel mondo nel periodo pasquale. Stesse domande e stessa nostra disponibilità.
Nota
per chi fosse tentato/a di cimentarsi: Facendoci pervenire la foto ed
il link del lievitato rifatto, provvederemo ad inserire questi dati al
fondo della ricetta stessa.
Siamo liete di presentare quanto da noi trovato e replicato al meglio delle nostre possibilità
Oggi presentiamo il pane pasquale:
Il Poschweck (da Paschen "Pasqua" e Weck "panino"), chiamato anche pane pasquale di Aquisgrana (in tedesco: Aachen), è un dolce pasquale tradizionale di Aquisgrana fin dal tardo Medioevo.
La prima menzione del Poschweck risale al 1547 in un'ordinanza dei fornai di Aquisgrana. Doveva essere il primo arricchimento ipercalorico della tavola pasquale dopo un periodo di digiuno ancora rigido a quel tempo. Per questo motivo il Poschweck venne inizialmente regalato ai clienti abituali di Aquisgrana e dintorni come regalo di Pasqua. A poco a poco, questa usanza diventò troppo costosa per i fornai, che decisero di venderlo o di cessarne la produzione. Ciò causò malcontento tra la popolazione e nel 1760 i maestri artigiani furono costretti dal magistrato a continuare a sfornare dolci pasquali e a distribuirli gratuitamente.
Dopo l'invasione francese del 1794, le autorità inizialmente proibirono la cottura del pane bianco per contenere gli effetti della carestia. Per questo l'anno seguente i fornai si rifiutarono di offrire ai loro clienti il consueto regalo pasquale, la popolazione di Aquisgrana protestò con forza, tanto che il 1° aprile 1796 il consiglio comunale, contrariamente al suo precedente parere, emanò un ordine per una immediata consegna dei panini pasquali, entro 10 giorni. Il rifiuto era punito con una multa di 50 Reichsthaler.
Ci volle mezzo secolo prima che i fornai si ribellassero di nuovo. Il 12 aprile 1846, quando Aquisgrana apparteneva alla Prussia, ci fu un'altra "rivoluzione Poschweck" dopo che 113 mastri fornai decisero di donare 800 pagnotte di pane alle case dei poveri al posto del Poschweck, dato che la loro produzione era molto più conveniente. Ciò provocò rivolte tra la popolazione, alcune delle quali umoristiche, altre più serie, durante le quali vennero rotte le vetrine di alcune panetterie e la polizia fu costretta a ristabilire l'ordine pubblico. Il governo cittadino prussiano appoggiò la posizione della popolazione in protesta. Sebbene alcuni dei “rivoluzionari del Poschweck” siano stati puniti, i fornai sono stati nuovamente costretti a continuare a consegnare il Poschweck gratuitamente. Solo nel 1888 i fornai riuscirono finalmente a liberarsi da questo obbligo. Da allora ad Aquisgrana e nei suoi dintorni non c'è più pane gratuito (Notizie tratte da Wikipedia).
La prima menzione del Poschweck risale al 1547 in un'ordinanza dei fornai di Aquisgrana. Doveva essere il primo arricchimento ipercalorico della tavola pasquale dopo un periodo di digiuno ancora rigido a quel tempo. Per questo motivo il Poschweck venne inizialmente regalato ai clienti abituali di Aquisgrana e dintorni come regalo di Pasqua. A poco a poco, questa usanza diventò troppo costosa per i fornai, che decisero di venderlo o di cessarne la produzione. Ciò causò malcontento tra la popolazione e nel 1760 i maestri artigiani furono costretti dal magistrato a continuare a sfornare dolci pasquali e a distribuirli gratuitamente.
Dopo l'invasione francese del 1794, le autorità inizialmente proibirono la cottura del pane bianco per contenere gli effetti della carestia. Per questo l'anno seguente i fornai si rifiutarono di offrire ai loro clienti il consueto regalo pasquale, la popolazione di Aquisgrana protestò con forza, tanto che il 1° aprile 1796 il consiglio comunale, contrariamente al suo precedente parere, emanò un ordine per una immediata consegna dei panini pasquali, entro 10 giorni. Il rifiuto era punito con una multa di 50 Reichsthaler.
Ci volle mezzo secolo prima che i fornai si ribellassero di nuovo. Il 12 aprile 1846, quando Aquisgrana apparteneva alla Prussia, ci fu un'altra "rivoluzione Poschweck" dopo che 113 mastri fornai decisero di donare 800 pagnotte di pane alle case dei poveri al posto del Poschweck, dato che la loro produzione era molto più conveniente. Ciò provocò rivolte tra la popolazione, alcune delle quali umoristiche, altre più serie, durante le quali vennero rotte le vetrine di alcune panetterie e la polizia fu costretta a ristabilire l'ordine pubblico. Il governo cittadino prussiano appoggiò la posizione della popolazione in protesta. Sebbene alcuni dei “rivoluzionari del Poschweck” siano stati puniti, i fornai sono stati nuovamente costretti a continuare a consegnare il Poschweck gratuitamente. Solo nel 1888 i fornai riuscirono finalmente a liberarsi da questo obbligo. Da allora ad Aquisgrana e nei suoi dintorni non c'è più pane gratuito (Notizie tratte da Wikipedia).
Preimpasto
210 g di farina di forza (12% proteine)
145 g di acqua
1/2 cucchiaino (1g) di lievito disidratato
Impasto
Preimpasto
290 g di farina debole (9% proteine)
20 g zucchero semolato
160 ml di latte intero
2 tuorli d'uovo
1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia
1 cucchiaino (2g) di buccia di arancia grattugiata
20 g arancia candita
100 g di burro freddo tagliato a cubetti
5 g di sale
120 g di uvetta
100 g di mandorle tritate
100 g di cubetti di zucchero di canna (o semolato)
Per spennellare
1/2 uovo sbattuto
210 g di farina di forza (12% proteine)
145 g di acqua
1/2 cucchiaino (1g) di lievito disidratato
Impasto
Preimpasto
290 g di farina debole (9% proteine)
20 g zucchero semolato
160 ml di latte intero
2 tuorli d'uovo
1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia
1 cucchiaino (2g) di buccia di arancia grattugiata
20 g arancia candita
100 g di burro freddo tagliato a cubetti
5 g di sale
120 g di uvetta
100 g di mandorle tritate
100 g di cubetti di zucchero di canna (o semolato)
Per spennellare
1/2 uovo sbattuto
1 cucchiaio di latte


Impastare insieme gli ingredienti del preimpasto e lasciar lievitare per 2-3 ora a temperatura ambiente. Appena parte la lievitazione,
trasferire in un luogo fresco o in frigorifero per 12 ore o anche più (deve raddoppiare).

Il giorno dopo, quando il preimpasto è lievitato, versarlo nella planetaria ed unire la farina setacciata, i 20g di zucchero, il latte, i due tuorli d'uovo, la vaniglia, la buccia d'arancia grattugiata, l'arancia candita tagliata a tocchetti ed impastare a velocità media per 5 minuti.

Aggiungere, poco per volta, i cubetti di burro: farne incorporare una piccola quantità e poi aggiungerne altro fino al completamento del burro, quindi unire il sale.
quando sono incorporate, unire l'uvetta
e per ultimo i cubetti di zucchero di canna (o cubetti di zucchero semolato). Impastare fino a quando l'impasto diventa una palla e

trasferirla in una ciotola leggermente imburrata. Coprire con pellicola per alimenti ed una copertina e

Trasferire l'impasto lievitato sul piano lavoro leggermente infarinato, schiacciare ed arrotolare formando un filone, trasferire su carta forno, coprire e far lievitare fino al raddoppio. Per evitare che durante la lievitazione perda la sforma, inserire il filone in una teglia della grandezza ideale oppure mettere dei supporti laterali. Preriscaldare il forno a 200°C.
Spennellare il filone con l'uovo ed il latte sbattuti, utilizzando un coltello seghettato, dare tre tagli obliqui sulla parte superiore del pane.
Quando il forno arriva a temperatura, diminuire a 180°C e far cuocere a vapore per i primi 5 minuti, poi senza vapore per 35-40 minuti circa. Trasferire su una griglia e far leggermente raffreddare prima di affettare e servire.
Spennellare il filone con l'uovo ed il latte sbattuti, utilizzando un coltello seghettato, dare tre tagli obliqui sulla parte superiore del pane.
Quando il forno arriva a temperatura, diminuire a 180°C e far cuocere a vapore per i primi 5 minuti, poi senza vapore per 35-40 minuti circa. Trasferire su una griglia e far leggermente raffreddare prima di affettare e servire.

Con questi ingredienti si avrà un pane da 1.300 g. Nel caso si desideri un pane più piccolo, dimezzare tutti gli ingredienti lasciando invariato il peso del lievito. Ricetta elaborata da questo sito
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