Pani nel mondo: Aish Baladi (Egitto)
Un giorno la nostra Cuochina (la mascotte di questo blog), guardando l'Atlante Geografico, è venuta fuori con una domanda da 100 punti: "Chissà com'è fatto il pane qua!" Puntando con l'indice un posto imprecisato dell'Atlante Geografico. Allora noi: Anna, Ornella e Nadia, le collaboratrici di sempre, siamo andate nel web alla ricerca di lievitati di altri "Mondi", trovato tante ricette, lingue sconosciute che abbiamo tradotto col traduttore Google (col rischio di aver capito fischi per fiaschi) e quindi rifatte attingendo anche alle nostre conoscenze acquisite con i lievitati.
Noi ci siamo divertite molto sia a cercare che a realizzare alcune delle innumerevoli ricette che invadono il web.
Nota per chi fosse tentato/a di cimentarsi: Facendoci pervenire la foto ed il link del lievitato rifatto, provvederemo ad inserire questi dati al fondo della ricetta stessa.
Noi ci siamo divertite molto sia a cercare che a realizzare alcune delle innumerevoli ricette che invadono il web.
Nota per chi fosse tentato/a di cimentarsi: Facendoci pervenire la foto ed il link del lievitato rifatto, provvederemo ad inserire questi dati al fondo della ricetta stessa.
Oggi presentiamo:
Aish Baladi è un antico e tipico pane piatto egiziano, fatto con farina integrale. "Aish" significa "vita" e "Baladi" significa "del nostro paese": questo pane è stato davvero un alimento fondamentale della cultura egizia nel corso dei secoli!
Le sue origini possono essere fatte risalire all'antico Egitto dove il pane era una componente essenziale della vita quotidiana. Era comunemente fatto con il grano farro "Emmer", uno dei primi cereali addomesticati e talvolta integrato con orzo. Questi cereali venivano macinati in farina e cotti in focacce, costituendo un pilastro della dieta sia per la popolazione comune che per l'élite. Oltre al suo valore nutrizionale, il pane aveva un'importanza simbolica nelle pratiche religiose e funerarie. Veniva spesso incluso nelle offerte funerarie per garantire che il defunto avesse sostentamento nell'aldilà. Questo rituale sottolinea il significato del pane non solo come fonte di cibo ma come simbolo spirituale di prosperità e continuità.
Il processo di preparazione di aish baladi è rimasto abbastanza costante. Gli antichi egizi cuocevano il loro pane in forni di argilla ricavati dal fango del Nilo, una tecnica che continua ad essere impiegata ancora oggi. L’impasto, fatto principalmente di farina integrale, acqua, lievito e sale, viene lasciato fermentare prima di essere modellato in dischi rotondi e cotto ad alte temperature. Questo metodo consente al pane di gonfiarsi leggermente, creando una consistenza leggera e ariosa pur mantenendo una crosta esterna soda.
Nonostante l'introduzione di tecniche di cottura moderne, i forni tradizionali rimangono prevalenti, soprattutto nei mercati rurali e locali (Notizie tratte da Wikipedia)
Nonostante l'introduzione di tecniche di cottura moderne, i forni tradizionali rimangono prevalenti, soprattutto nei mercati rurali e locali (Notizie tratte da Wikipedia)
Ingredienti per 8 pani
8 g di lievito di birra fresco
225-235 ml di acqua calda
375 g di farina di farro Emmer
8 g di sale
crusca per spolvero prima della cottura.
Procedimento:
Versare in una ciotola la farina e fare la fontana. Unire l’acqua tiepida in cui si è sciolto il lievito ed aspettare finché, in superficie, non inizia a formarsi la schiuma.
Mescolare prima con una forchetta e poi con le mani. Aggiungere 225 ml di acqua ed impastare, se necessario aggiungere la restante acqua. Unire il sale ed impastare a lungo, deve diventare liscio ed elastico.
Coprire la ciotola con la pellicola e lasciar lievitare al caldo fino al raddoppio.Mescolare prima con una forchetta e poi con le mani. Aggiungere 225 ml di acqua ed impastare, se necessario aggiungere la restante acqua. Unire il sale ed impastare a lungo, deve diventare liscio ed elastico.
A lievitazione raggiunta, accendere il forno a 250°C ed inserire la pietra refrattaria posizionata sul ripiano centrale del forno.
Formare 8 palline, coprire e lasciar riposare per mezz'ora circa,
quindi stendere ogni pallina col matterello formando dei cerchi.
Spolverare ogni pezzo appiattito con la crusca sia sulla parte superiore che quella inferiore. Trasferire le palline appiattite sul piano lavoro cosparso di crusca, coprire e lasciar riposare ancora per mezz'ora.
Far cuocere i pani per circa 5-7 minuti, due per volta, o tre se ci stanno sulla pietra refrattaria, lasciando intorno dello spazio per non farle toccare.
Spolverare ogni pezzo appiattito con la crusca sia sulla parte superiore che quella inferiore. Trasferire le palline appiattite sul piano lavoro cosparso di crusca, coprire e lasciar riposare ancora per mezz'ora.
Far cuocere i pani per circa 5-7 minuti, due per volta, o tre se ci stanno sulla pietra refrattaria, lasciando intorno dello spazio per non farle toccare.
Note:
- Il colore della farina di farro Emmer è quasi nocciola e prende colore in fretta, prestare attenzione che le pite non si brucino in superficie.
- Dopo 4-5 minuti di cottura, controllare la superficie e se sono cotte, girarle sottosopra per farle cuocere bene da entrambi i lati.
- Invece di impastare a mano, si può usare la planetaria.
- Ricetta elaborata da questo sito
***************************************
***************************************
Commenti
Posta un commento
Le nostre cucine aperte vi accolgono con amicizia, rispetto e simpatia...ci auguriamo di ricevere lo stesso trattamento.
♥♥♥
I commenti anonimi non sono graditi