Pani nel mondo: Pane al farro integrale a lievitazione naturale

Un giorno la nostra Cuochina (la mascotte di questo blog), guardando l'Atlante Geografico, è venuta fuori con una domanda da 100 punti: "Chissà com'è fatto il pane qua!" Puntando con l'indice un posto imprecisato dell'Atlante Geografico. Allora noi: Anna, Ornella e Nadia, le collaboratrici di sempre, siamo andate nel web alla ricerca di lievitati di altri "Mondi", trovato tante ricette, lingue sconosciute che abbiamo tradotto col traduttore Google (col rischio di aver capito fischi per fiaschi) e quindi rifatte attingendo anche alle nostre conoscenze acquisite con i lievitati.
Noi ci siamo divertite molto sia a cercare che a realizzare alcune delle innumerevoli ricette che invadono il web.

Nota per chi fosse tentato/a di cimentarsi: Facendoci pervenire la foto ed il link del lievitato rifatto, provvederemo ad inserire questi dati al fondo della ricetta stessa.


Siamo liete di presentare quanto da noi trovato e replicato al meglio delle nostre possibilità

Oggi presentiamo:
 Pane al farro integrale a lievitazione naturale
 
Fetta di pane al farro integrale ricoperta da carciofi sott'olio home made
 
Il farro è famoso per essere stato la base dell'alimentazione delle legioni romane che partirono alla conquista di quello che sarebbe divenuto l'Impero Romano. Veniva usato soprattutto per preparare pane, focacce (libum) e polente (puls). La stessa parola "farina" deriva da "farro".
L'importanza del farro è testimoniata anche da un'antica forma di matrimonio, riservato esclusivamente ai patrizi, detta confarreatio, che era il rito religioso con il quale si celebrava il matrimonio romano arcaico, che risalirebbe a Romolo. La cerimonia era caratterizzata dalla spartizione fra i nubendi (gli sposi) di una focaccia di farro (panis farreus), da cui prendeva il nome, e si svolgeva alla presenza di dieci testimoni nati da matrimoni celebrati con lo stesso rito e, forse, anche del Flamen Dialis (sacerdote dell'antica Roma preposto al culto di Giove Capitolino).

Farro (dal latino far) è il nome comune usato per tre differenti specie del genere Triticum (farro piccolo, medio, grande) ed è il più antico tipo di frumento coltivato, utilizzato come nutrimento umano fin dal Neolitico (Neolitico: periodo che va dall'8000 a.C. al 3500 a.C. circa). 
Oggi spesso la coltivazione del farro è associata all'agricoltura biologica e al tentativo di valorizzare zone agricole marginali, non adatte alla coltivazione intensiva di frumento. Nonostante l'alto costo c'è stato un certo successo in questo lavoro di riscoperta, dovuto alle caratteristiche organolettiche e nutrizionali di queste tre specie, in particolare per il maggiore contenuto proteico rispetto ad altri frumenti. (Notizie tratte da Wikipedia


Ingredienti
500 g di farina di farro integrale
9 g di sale
375 g di acqua (75% di idratazione)
100 g di lievito naturale attivo (licoli)

Preparazione

Unire tutti gli ingredienti nella ciotola della planetaria (oppure in una ciotola capiente se si vuole procedere a mano) ed impastare fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico. 
Formare una palla e trasferire in una ciotola leggermente unta, coprire e lasciar lievitare per un periodo compreso tra 3 e 8 ore. La velocità di lievitazione dipende dalla temperatura degli ingredienti e dell'ambiente, ma anche dalla forza del lievito naturale.
L'impasto è pronto ad essere modellato quando è visibilmente aumentato di dimensione ed è diventato leggero e arioso.


Quando l'impasto sarà lievitato di circa il 50% del suo volume originale, spostarlo sul piano lavoro, fare una piega a tre e pirlarlo delicatamente fino a formare una palla liscia. Coprire con una ciotola capovolta e far riposare per 15 minuti circa.
Quindi modellare l'impasto nella forma desiderata, in questo caso è una pagnotta allungata. Trasferire in un cestino da lievitazione e poi chiuderlo in un sacchetto di plastica per evitare che l'impasto si secchi.
Far partire la lievitazione a temperatura ambiente e poi trasferire nel frigo, lasciandolo lievitare per tutta la notte.
L'indomani, preriscaldare il forno a 220°C con dentro una teglia oppure la pietra refrattaria o il forno olandese con coperchio.
Quando il forno è a temperatura, estrarre la pagnotta dal frigo, trasferirla nella pentola olandese calda, mettere il coperchio ed infornare.
Cuocere il pane per 30 minuti con coperchio, poi altri 10-15 minuti senza coperchio. Il pane è pronto quando battendo sulla base emette un suono vuoto.

Far raffreddare su una gratella e gustarlo con il condimento preferito. 
 

 Questo pane ha un meraviglioso sapore di grano delicato. Un po' nocciolato, davvero delizioso! (Ricetta elaborata da questo sito)
 




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Lista completa dei pani del mondo
(Qui prima pagina) (Qui seconda pagina)
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