Pani di Natale nel mondo: Le pain d’épice-Pane speziato (Francia)

 
Un giorno la nostra Cuochina (la mascotte di questo blog), guardando l'Atlante Geografico, è venuta fuori con una domanda da 100 punti: "Chissà com'è fatto il pane qua!" Puntando con l'indice un posto imprecisato dell'Atlante Geografico. Allora noi: Anna, Ornella e Nadia, le collaboratrici di sempre, siamo andate nel web alla ricerca di lievitati di altri "Mondi", trovato tante ricette, lingue sconosciute che abbiamo tradotto col traduttore Google (col rischio di aver capito fischi per fiaschi) e quindi rifatte attingendo anche alle nostre conoscenze acquisite con i lievitati.
Noi ci siamo divertite molto sia a cercare che a realizzare alcune delle innumerevoli ricette che invadono il web.

Nota per chi fosse tentato/a di cimentarsi: Facendoci pervenire la foto ed il link del lievitato rifatto, provvederemo ad inserire questi dati al fondo della ricetta stessa.

Ed anche per la serie "Pani di Natale", siamo liete di presentare quanto da noi trovato e replicato al meglio delle nostre possibilità
 
Per le feste natalizie, oggi presentiamo:
Le pain d’épice-Pane speziato (Francia)
Il pain d’épice (o gingerbread) è un prodotto alimentare dolce tradizionalmente preparato con il miele, aromatizzato con varie spezie come cannella, coriandolo, zenzero, anice stellato, ecc.
Si diffuse come pane natalizio attraverso le reti monastiche nell'Europa settentrionale, in particolare nell'area germanica, in Svizzera (dove le sue varianti sono chiamate biscôme, biberli o läckerli), nonché nel nord-est dell'attuale Francia, principalmente a Digione, Reims ed in Alsazia.
Alain Rey nel suo Dictionnaire historique de la langue français (ed. Le Robert, 2010) segnala la prima comparsa di "pain d'espessez" nel 1372 e quella di "pain d'épices" nel 1530. 
L'antenato del pain d’épice è il pane al miele. Era noto agli antichi Egizi e Greci (Aristofane menziona la "melitounta", fatta con farina di sesamo e ricoperta di miele, e Ateneo di Naucrati, vissuto ad Alessandria intorno al 200 d.C., parla di "melilates", prodotto a Rodi) e, in seguito, ai Romani (Plinio il Vecchio menziona il "panis mellitus" dei soldati). Questo pane al miele era fatto con varie farine e miele, senza spezie.
Durante le Crociate del XII e XIII secolo, gli europei scoprirono questo pane al miele e le spezie orientali. Portarono la ricetta in Germania e Francia, dove si diffuse attraverso le reti monastiche, in particolare tra i monaci cistercensi. Regioni come l'Alsazia e città come Reims e, più tardi, Digione, acquisirono una grande reputazione per la produzione del pain d’épice, con ricette specifiche (tipo di farina, numero di spezie). Questa produzione artigianale, che utilizzava stampi in terracotta smaltata o in legno intagliato, divenne industriale nel XIX secolo e fu ristrutturata alla fine del XX secolo .
Inoltre, nel XIII secolo, la produzione del pain d’épice iniziò nella città polacca di Toruń. Il pain d’épice di Toruń (pierniki toruńskie/piernik toruński) divenne presto famoso e popolare in tutta la Polonia e in altri paesi europei, e fu successivamente introdotto in Svezia dagli immigrati tedeschi. In Polonia, il pain d’épice rimane uno dei dolci nazionali tradizionali. Toruń ha un museo del pain d’épice e la città è spesso 
chiamata "la ville des pains d’épice" (Notizie tratte da Wikipedia).
 
Noi abbiamo provato a preparare la ricetta 
tradizionale del pain d’épice di Reims con lievito madre (ricetta elaborata da questo sito)
- Abbiamo preparato un composto con parti uguali di miele riscaldato a circa 25-28°C e farina di segale, con l'aggiunta di 30 g di licoli,  e lasciato riposare per 5 giorni a temperatura ambiente.
- Lo abbiamo gustato con pezzi di formaggio stagionato e marmellata di rose (ottimo connubio). Entrerà di diritto nel menù delle feste natalizie.
 
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Auguriamo a tutti, qualunque siano le tradizioni o il modo di festeggiare di chi ci legge, che queste festività natalizie portino tanti momenti speciali con chi si desidera stare, con la famiglia, con gli amici, con tanto ottimo cibo e, non ultimo per importanza, tanta pace e serenità nel mondo!
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Ingredienti    
60 g di farina di segale
60 g di miele
30 g di licoli
180 ml di acqua tiepida
50 g di miele
150 g di farina di forza
150 g di farina debole
3 g di lievito secco
12 g di spezie in polvere (cannella, zenzero, chiodi di garofano, noce moscata, finocchio, anice)

Passaggi della ricetta: Scaldare 60 g di miele a 25~28°C circa, unire 60 g di farina di segale e mescolare con una spatola, aggiungere 30 g di licoli ed aiutandosi con le dita far amalgamare il tutto. Coprire con pellicola per alimenti ed inserire in una busta di plastica. Tenere a temperatura ambiente per alcuni giorni (noi 5 giorni), controllando una volta al giorno l'odore e la consistenza del lievito naturale, per evitare che durante tutto il periodo invecchi e dia cattivo odore.

Dopo cinque giorni: Nella ciotola della planetaria sciogliere il lievito naturale con tutta l'acqua tiepida, aggiungere gli ulteriori 50 g di miele, i due tipi di farine setacciate con il lievito secco 


e tutte le spezie.


Far amalgamare ben bene


e dopo trasferire in una ciotola leggermente oleata. Coprire con pellicola per alimenti ed una copertina e far lievitare per 5~6 ore in un luogo riparato.


Rivestire uno stampo da plumcake (22x10x9 cm) con carta forno, travasare dentro l'impasto e livellarlo. Coprire e lasciar lievitare per 5~6 ore, dovrebbe arrivare a 2cm dal bordo dello stampo. Preriscaldare il forno a 190°C e, quando arriva a temperatura, mettere il coperchio allo stampo ed infornare, far cuocere per circa un'ora. Togliere il pain d’épice dallo stampo e lasciarlo raffreddare su una griglia, quindi avvolgerlo in una salvietta pulita e tenere da parte. 

Dopo due o tre giorni il sapore del pain d’épice è ancora più buono: il profumo delle spezie si sente senza essere invadente, la consistenza del pane è soffice al punto giusto, la crosta è sottile e non si sbriciola. 




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Lista completa dei pani del mondo
(Qui prima pagina) (Qui seconda pagina)
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